Lo Stato dei Presìdi di Toscana, con capitale Orbetello, nasce dall’accordo tra Cosimo I de’ Medici, Duca di Firenze, e Filippo II d’Asburgo, Re di Spagna, siglato nel 1557. Con il Trattato di Firenze, giunto a seguito della Guerra di Siena, il Re di Spagna ottiene dal Duca i territori costieri di Talamone, Orbetello, Ansedonia, Porto Ercole e Porto Santo Stefano, mentre ai Medici è concesso il dominio della città di Siena. Da questo momento lo Stato dei Presìdi – poi accresciuto con l’annessione di Piombino e Porto Longone – risponde al Regno di Napoli. Per questo motivo, la storia della dominazione dello Stato dei Presìdi è in gran parte comune a quella di Napoli, con un lungo periodo spagnolo (1557-1707) seguito dalla dominazione austriaca (1707-1737) e borbonica (1737-1800). Con la cessione dei territori alla Francia è decretata la fine dello Stato dei Presìdi (1801), che entrano a far parte del Regno d’Etruria creato da Napoleone. Quello dello Stato dei Presìdi di Toscana – per la posizione prospiciente il Tirreno – è un possedimento strategico per la difesa dei territori dalle incursioni barbaresche e dalle mire espansionistiche della Francia. Lo Stato, quindi, si delinea principalmente come un territorio militare nel quale gli interventi del governo centrale sono concentrati al potenziamento delle strutture difensive.
Le tracce più evidenti della storia dei Presìdi, quindi, non consistono in opere di edilizia civile o religiosa, bensì in numerose torri di avvistamento e forti militari. Sull’Argentario, la costruzione delle torri, alcune delle quali tutt’oggi visitabili, fa parte di un progetto difensivo ampio, voluto dal Viceré di Napoli Pedro Afán de Ribera nel 1563. Le nuove fabbricazioni (Torre di Santa Liberata, Torre di Lividonia, Torre della Cacciarella, Torre di Cala Moresca, Torre del Mulinaccio) vanno ad affiancare quelle preesistenti di epoca medievale o di epoca senese (Torre dell’Argentiera, Torre della Peschiera di Nassa, Torre di Cala Grande, Torre di Cala Piccola o Cala Piatti, Torre di Capo d’Omo, Torre della Maddalena, Torre delle Cannelle, Torre Ciana, Torre dell’Avvoltore), ristrutturate nel periodo spagnolo per assolvere alle funzioni militari. In epoca spagnola sono costruiti Forte Stella, Forte Filippo (nel luogo in cui sorgeva il senese Forte Sant’Ermo) e Forte Santa Caterina, tutti nel territorio di Porto Ercole. Ancora a Porto Ercole è potenziata la Rocca Aldobrandesca, mentre a Porto S. Stefano la Torre senese di Santo Stefano è convertita in Fortezza.

Dott.ssa Giulia Giovani

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